Adrien Dagory

Adrien Dagory, nato il 7 gennaio 1922 a Vanves (Francia) e morto il 31 dicembre 2006 a Narbona (Francia), è stato un alpinista, cameraman e regista francese. Nel 1952, scalò con successo la parete ovest dei Drus, un'impresa che molti ritenevano impossibile con un ampio ricorso all'arrampicata artificiale, con la squadra dei Bleausards di cui faceva parte: Guido Magnone, Lucien Bérardini, Adrien Dagory e Marcel Lainé. Nel 1954, fece parte di una spedizione francese sulla parete sud dell'Aconcagua, una cima di 6.962 metri in Argentina. Questa spedizione, guidata da René Ferlet, includeva anche Lucien Bérardini, Guy Poulet, Robert Paragot, Pierre Lesueur ed Edmond Denis. Non c'erano sherpa d'alta quota, nessuno con cui condividere il duro lavoro dei successivi e massacranti portage. Dovettero montare tutto da soli: tende, attrezzatura da bivacco, corde fisse. La progressione fu lenta e snervante, soffrirono il freddo e la sete, ma il morale era alto. Infatti, alla fine abbandonarono la scalata himalayana utilizzando corde fisse poste lungo il percorso. Era troppo lunga e la parete troppo ripida. Raggiunsero la vetta in un colpo solo, con la tecnica alpina. L'impresa fu un successo, ma le dure condizioni della salita e il maltempo causarono ad alcuni alpinisti gravi congelamenti a mani e piedi, che resero necessarie amputazioni. Alle 17:00 del 25 febbraio 1954, esausti, raggiunsero la vetta. Il ritorno, nonostante la vittoria, fu un vero calvario a causa dei gravi congelamenti subiti da tutti, ad eccezione di Robert Paragot. In seguito divenne cameraman in moto per France 2, ma un incidente nel 1983 lo lasciò senza l'uso del braccio destro. Licenziato, si trovò in difficoltà finanziarie e lo sciatore Léo Lacroix, un amico savoiardo, gli commissionò un film sulla sua fabbrica di sci Lacroix Sports per aiutarlo a rimettersi in piedi. Adrien Dagory, scomparso il 31 dicembre 2006 a Narbonne, è spesso citato come membro della generazione di alpinisti che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, segnò una sorta di epoca d'oro dell'alpinismo francese, contribuendo allo sviluppo di tecniche moderne per scalare pareti ripide e in alta quota.